DONNA CON MANI DI DONNA
"Donna con mani di donna" sedeva scomoda davanti
allo schermo
nero del computer...nessun colore che le ricordasse i colori
del fuori...poi le parole arrivarono finalmente ai
polpastrelli delle sue dita e si infilarono come perle di
una
collana.
Parole dalla gioia trasparente del cuore.
Inizio':
"Donna dai lunghi capelli sedeva e il ritmo del suo
respiro
era calmo come i suoi gesti: Estia era dentro di lei e ne
era
consapevole, le lasciava spazio. Il lavoro a maglia
procedeva
e...per ogni punto un pensiero...
-Un punto per un tuo pensiero...-
"Uomo dai lunghi passi" era di fronte a lei.
Alto o meglio GRANDE sembrava riempire lo spazio con la sua
presenza imponente.
"la donna...."penso' mentre si ergeva stagliandosi
contro la
finestra"la donna e' un mistero insondabile... e' ricca
di
profondita' e anche di disdicevoli superficialita'...e' un
mistero affascinante....."
La donna lo guardava di sottecchi continuando il suo lavoro
intrecciando i nodi della tela cosi' come i
pensieri;guardava
quell'uomo forte e silenzioso,saggio e fermo come una
montagna ma anche stupido come un bambino,a volte.
Guardava senza capire quel silenzio che era cosi' diverso
dalla sua solita loquacita' femminile,lavorava e non capiva.
L'uomo si giro' mostrandole le spalle con un sospiro che non
le sfuggi'.
"che c'e'?"stava per chiedere,o forse lo chiese,ma
non venne
alcuna risposta tranne il silenzio e un lieve movimento
delle
spalle.
Ogni punto un pensiero,ma quanti pensieri,troppi.
Tutti pensieri che non sfioravano quella montagna umana
immobile di fronte alla finestra.
Quel "che c'e'?" rimase sospeso tra loro, non
importa se
formulato da voce umana o solo dal pensiero, ma c'era fra
loro; a volte lo sentiva incombere come un macigno sulle sue
spalle, altre volte riusciva a ritrovarne il bandolo come in
una matassa ingarbugliata.
Lei era "donna dai lunghi capelli" ma conosceva la
storia di
"donna con mani di donna"...ognuna la conosce,
ogni donna la
porta gia' in se.
E' pazienza forse una parte del mistero?
Guardo' con tenerezza "uomo dai lunghi passi...in fondo
sapeva gia' che non avrebbe avuto nessuna risposta, sarebbe
bastato molto meno.
Il suo sguardo accarezzo' le spalle un po' curve, i capelli
[...ci guadagno il colore del grano, penso' e sorrise...],
il corpo forte e lo sguardo perso verso fuori, chiuso a
lei e infine fece l'unico gesto possibile: materializzo' fra
le sue mani un piccolo specchio d'argento, lo invito'
finalmente a sedere e a guardare insieme a lei...
Guardo',con sospetto dapprima ,poi con un crescente piacere
lasciando che lo specchio riflettesse i pensieri della
donna,i troppi pensieri e poi i suoi silenzi,cosi' spaziosi
e
forse un po'
angoscianti.
Lo specchio rifletteva ogni cosa senza aggiungere nulla,o
forse aggiungeva solo una sfumatura di calore a quello
scorrere dei pensieri troppo veloci e convulsi della donna
che si perdevano stemperandosi nei suoi silenzi.
Tutto si compenetrava in una luminosita' leggera che
invadeva
lo specchio e la stanza donando una strana aura di pace a
quell'immagine di un uomo e una donna assorti ad osservare
uno specchio.
"professore....che significa questa storia?"
la ragazzina con i capelli rossi mi guarda con fare
interrogativo mentre poso il libro sulla cattedra.
"non mi e' chiara la morale"incalza il biondino
del terzo
banco.
Li guardo e prima che la moretta con gli occhiali apra bocca
mi sento dire mio malgrado"mi spiace ragazzi ma non e'
per
niente chiaro anche a me!"